Automazione decentralizzata e cybersecurity per la protezione dei sistemi distribuiti
Cosa succede quando l’efficienza incontra l’interconnessione e l’intelligenza distribuita diventa la nuova normalità nelle fabbriche?
Si apre un mondo di possibilità, ma anche di nuove responsabilità.
Oggi, l’industria moderna non può più prescindere da un tema chiave: la cybersecurity applicata all’automazione.
Ogni dispositivo che connettiamo a una rete industriale – ogni sensore, modulo, switch o controllore – è una potenziale porta d’ingresso. E se da un lato il paradigma decentralizzato ha rivoluzionato il modo in cui progettiamo e gestiamo gli impianti, dall’altro ha ampliato la superficie di attacco informatico.
È in questo scenario che cybersecurity e automazione si incontrano, dando vita a una nuova sfida per il settore industriale.
Vediamo allora:
L’importanza dell’automazione decentralizzata nei sistemi distribuiti
Negli impianti moderni, decentralizzare non è solo una scelta tecnica, è una strategia.
Permette di spostare l’intelligenza in prossimità del processo, eliminando la dipendenza da un armadio centrale e riducendo cablaggi, costi e rigidità progettuali.
Con l’automazione decentralizzata, possiamo installare moduli I/O e dispositivi direttamente in campo, senza vincoli, creando un’architettura più snella e modulare.
I benefici sono evidenti:
- maggiore flessibilità progettuale
- installazioni più rapide
- diagnostica integrata
- manutenzione semplificata
- scalabilità immediata
- maggiore resilienza operativa
E non finisce qui. L’approccio decentralizzato si adatta perfettamente a settori dinamici come automotive, packaging, intralogistica e macchine speciali. In contesti dove il tempo è un fattore critico, ogni minuto risparmiato in cablaggio o riconfigurazione si traduce in efficienza e competitività.
Ma con più dispositivi connessi, siamo davvero più esposti?
La risposta è sì.
Le sfide di cybersecurity e automazione associate ai sistemi distribuiti
Ogni passo verso la digitalizzazione apre nuove porte. Ecco perché la cybersecurity nell’automazione industriale non può più essere considerata un’aggiunta, ma deve far parte del progetto sin dall’inizio.
L’aumento dei dispositivi connessi, tipico dell’automazione decentralizzata, comporta anche un aumento delle vulnerabilità.
Tra i rischi più comuni:
- accessi non protetti a dispositivi edge
- firmware obsoleto o non sicuro
- comunicazioni non cifrate tra dispositivi
- mancanza di segmentazione della rete
- configurazioni errate o standard deboli di autenticazione
Inoltre, i dispositivi industriali hanno cicli di vita lunghi e spesso non sono stati progettati per affrontare minacce moderne. In questo scenario, ogni modulo diventa un potenziale punto di attacco.
Per garantire una protezione, serve quindi un approccio strutturato e multilivello:
- reti separate tra IT e OT
- protocolli cifrati come TLS o VPN
- autenticazione a più fattori
- aggiornamenti firmware regolari
- monitoraggio continuo degli eventi
- hardening dei dispositivi in campo
L’obiettivo non è solo proteggere i dati, ma garantire continuità, operativa e resilienza, anche in caso di attacco.
A questo punto è lecito chiedersi: come possiamo orientare le nostre scelte rispetto alla normativa?
Standard e normative rilevanti relativi a cybersecurity e automazione
Le aziende non possono più affidarsi al buon senso o a soluzioni “fatte in casa” per proteggere gli impianti. Le normative parlano chiaro, e il loro rispetto non è più facoltativo.
Tra i riferimenti più importanti per la cybersecurity nell’automazione troviamo:
- ISA/IEC 62443, standard di riferimento per la sicurezza di sistemi di controllo industriali.
- Direttiva NIS2, che impone misure obbligatorie di gestione del rischio.
- ISO/IEC 27001, per la sicurezza delle informazioni.
- Cyber Resilience Act, normativa europea in arrivo che stabilisce requisiti per prodotti digitali e software.
- GDPR, per la protezione dei dati personali, anche nell’ambito OT.
Il rispetto di questi standard non è solo una questione di compliance, ma un investimento nella stabilità, affidabilità e reputazione dell’azienda.
Il ruolo di Murrelektronik per l’integrazione di cybersecurity e automazione
Noi di Murrelektronik abbiamo scelto di integrare la sicurezza direttamente nei nostri prodotti e processi, seguendo un approccio “Security by Design”.
Partiamo dall’hardware:
- I nostri switch Ethernet supportano VLAN, diagnostica e funzioni avanzate per la segmentazione della rete.
- Il sistema Vario-X, completamente decentralizzato, permette di creare architetture scalabili e resilienti, senza armadio centrale.
- I moduli MICO offrono protezione selettiva delle linee, diagnosi in tempo reale e prevenzione attiva dei sovraccarichi.
- Le nostre soluzioni IP67 plug-and-play riducono i punti di accesso fisico, semplificando la rete e diminuendo i margini di errore umano.
Ma non ci fermiamo qui. Infatti, investiamo costantemente in:
- Certificazioni, come la ISA/IEC 62443-4-1 per lo sviluppo sicuro, in programma entro il 2026.
- Compliance normativa, verso NIS2 e ISO 27001
- Progettazione conforme al Cyber Resilience Act, che entrerà in vigore nel 2027
- Formazione e supporto tecnico, per aiutare i nostri clienti ad affrontare la trasformazione in modo consapevole e sicuro.
Per noi, cybersecurity e automazione non sono compartimenti stagni, ma due facce della stessa medaglia, e la nostra missione è aiutare le aziende a integrarle nel modo più semplice, efficace e sostenibile possibile.
Vuoi scoprire come realizzare impianti decentralizzati più sicuri e conformi alle normative?
Siamo pronti ad accompagnarti in questo percorso.
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